Musei e Monumenti

Castello Baglioni

Orari delle visite

Giovedì dalle 16:30 alle 19:30.
Venerdì, Sabato e Domenica dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30.

Per ulteriori informazioni contattare il numero:
377 4749731

Via Di Dentro,71

Email: civileservizio028@gmail.com
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Il Castello Baglioni, simbolo del borgo medievale di Graffignano, fu edificato nel XIII secolo in posizione non rialzata. A renderlo imponente è la sua mole, che domina la valle del Tevere. Attorno ad esso sorse il nucleo abitato in origine dai familiari della guarnigione, e rimasto per secoli di dimensioni molto ridotte: ancora nell’Ottocento contava appena una trentina di case.

La sua storia è legata soprattutto alla famiglia Baglioni, che nel Trecento ne promosse la ricostruzione secondo le disposizioni di papa Urbano V. La proprietà restò formalmente alla Camera Apostolica fino al 1431, quando passò ai Baglioni, che la conservarono, tra lotte e rivalità interne, fino ai primi anni del Seicento. In seguito il feudo fu diviso tra diverse famiglie nobili, tra cui i Cesi, i Costaguti, i Borromeo e i Santacroce. Questi ultimi mantennero il castello fino al 1886, quando lo cedettero in enfiteusi. Dopo essere passato ai Bulgarini d’Elci, fu infine acquistato nel 2000 dal Comune di Graffignano, che tuttora ne cura la conservazione.

Il maniero, di probabile origine longobarda, visse secoli di guerre e contese territoriali: fu al centro delle rivalità con Orvieto e delle dispute tra i Baglioni stessi, tanto che papa Adriano VI lo confiscò nel Cinquecento, per poi essere restituito da Clemente VII. Nel 1546 la lite con la vicina Civitella d’Agliano fu risolta con la definizione del confine detto ancora oggi La Litigata.

Dal punto di vista architettonico, il castello mantiene l’impianto della ristrutturazione trecentesca: l’ingresso attuale coincide con quello medievale e la struttura è riconoscibile per la torre circolare sulla destra e la merlatura a sbalzo che corre lungo tutto il perimetro. In origine le torri erano più alte, ma nel XVI-XVII secolo furono adattate alle esigenze belliche dell’epoca, con murature a scarpa per resistere alle armi da fuoco.
All’interno, un corridoio conduce al giardino e alla limonaia. Una scenografica scalinata a doppia rampa separa la parte nobile da quella di servizio.

Le sale di rappresentanza, con volte a vela e decorazioni in pietra scolpita, si trovano nel corpo di sinistra e includono una grande sala di oltre 70 mq, collegata sia alle torri che al cosiddetto Palazzetto, ampliamento settecentesco a uso residenziale.

Il borgo medievale, detto Di Dentro, sorge attorno al castello sulla sommità di una rupe: è il classico esempio di incastellamento, nato per proteggere gli approvvigionamenti lungo la via tra Viterbo e l’Umbria.

Oggi il Castello Baglioni è uno dei luoghi più suggestivi della Tuscia: testimonianza viva di secoli di storia, contese e trasformazioni, continua a dominare Graffignano con la sua possente eleganza medievale.

Chiesa S.Maria Assunta in Cielo – Cappella Baglioni

Orari delle visite

Giovedì dalle 16:30 alle 19:30.
Venerdì, Sabato e Domenica dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30.

Per ulteriori informazioni contattare il numero:

377 4749731

Via Santa Maria Assunta, Sipicciano

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Nel cuore del borgo medievale di Sipicciano, frazione di Graffignano, sorge la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, principale luogo di culto del paese e custode di un autentico gioiello artistico: la Cappella Baglioni.

Le prime notizie su Sipicciano risalgono all’840, quando il fundo Sepiciano è citato tra i possedimenti dell’Abbazia di Farfa. Dopo secoli di dominazioni, nel XIII secolo il castello passò alla potente famiglia Baglioni di Castel di Piero, che influenzò profondamente la storia del borgo fino al Seicento. La chiesa, attestata nelle fonti già agli inizi del XIV secolo, fu costruita su strutture preesistenti addossate alla cinta muraria, con il presbiterio rivolto verso la valle del Tevere. Un tempo era collegata direttamente al Palazzo Baglioni tramite un edificio oblungo che ancora oggi sovrasta l’antica porta d’ingresso al paese.

Il vero tesoro della chiesa è la Cappella di San Francesco, voluta da Alberto Baglioni nel 1581 all’interno di una torre di guardia preesistente come cappella di famiglia. I figli Federico e Pirro II completarono l’opera tra la fine del Cinquecento e i primi anni del Seicento, affidando a Durante Alberti da Borgo Sansepolcro la pala d’altare raffigurante San Francesco che riceve le stimmate (1601). Le decorazioni pittoriche furono eseguite dal pittore romano Marzio Ganassini, che affrescò pareti e volta con episodi della vita e dei miracoli del Santo. La volta a padiglione e la trabeazione furono arricchite da stucchi di scuola romana, creando un insieme raffinato e armonioso che ancora oggi sorprende chi lo visita.

Dopo un lungo periodo di abbandono, negli anni Sessanta del Novecento la chiesa era ridotta a un rudere. Fu grazie all’impegno di don Giacomo Franceschini prima e di don Fortunato Frezza poi che iniziarono i primi interventi di recupero. Negli anni Ottanta la Soprintendenza per i beni artistici del Lazio restaurò la cappella, seguita da altri lavori del Genio Civile e del Comune, sostenuti anche dalla Pro Loco e dagli abitanti del borgo.
Sipicciano, arroccato su un pianoro tufaceo della Teverina a soli 23 chilometri da Viterbo, conserva ancora oggi l’aspetto medievale, con case antiche, alcune disabitate o in rovina, che contribuiscono al fascino suggestivo del paese. A dominare il centro storico si erge ancora l’antico castello dei Baglioni, memoria della potenza di una famiglia che controllò per secoli questo territorio di confine.

La Cappella Baglioni, con il suo ciclo pittorico dedicato a San Francesco, rappresenta una delle gemme meno conosciute ma più preziose della Tuscia. Visitare la chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo significa compiere un viaggio nel tempo, tra spiritualità, arte e storia, in un luogo dove il passato continua a vivere grazie alla tenacia della comunità che lo ha salvato e custodito.

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